Le domande frequenti allo psicologo

01 Che differenza c’è tra  psicologo, psicoteuta e mediatore familiare?

Lo Psicologo è un professionista laureato in Psicologia e abilitato alla professione in seguito al superamento dell’Esame di Stato. Per esercitare la professione lo Psicologo deve essere iscritto all’Albo degli Psicologi, nella sezione regionale di appartenenza (La sottoscritta è iscritta all’Ordine della Lombardia (n° 17984)).
Lo psicologo fa colloqui di consulenza e sostegno alla persona, si occupa di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e attività di ricerca e didattica nell’ambito della psicologia.

 

Lo Psicoterapeuta è un professionista laureato in Psicologia o Medicina e Chirurgia che abbia acquisito una specifica formazione teorica e pratica, almeno quadriennale, presso scuole di specializzazione universitarie o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente (La sottoscritta si è specializzata presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Interattivo Cognitiva di Padova). Il corso di specializzazione aggiunge alle competenze già acquisite in precedenza, ulteriori conoscenze ed ulteriori strumenti professionali per la risoluzione efficace di problematiche quotidiane o anche complesse. Lo psicoterapeuta è l’unico abilitato a svolgere la psicoterapia e utilizza metodi e tecniche volte a modificare l’organizzazione degli schemi relazionali, le rappresentazioni di sé, le narrazioni personali, la gestione dei propri problemi sintomatici e i relativi costrutti di senso e significato.

 

Il mediatore ha competenze di tipo sia giuridico che psicologico ed è inoltre esperto nelle tecniche di negoziazione. Normalmente si tratta di un avvocato, di uno psicologo o di un operatore del sociale che si è poi ulteriormente specializzato attraverso appositi corsi post laurea (La sottoscritta ha svolto un Master di II Livello in Mediazione familiare, penale, comunitario, civile e commerciale presso l’Università degli Studi di Padova e l’Università degli Studi di Brescia).
Il mediatore familiare è il ruolo deputato a gestire i conflitti e le controversie familiari, in particolare in caso di separazione (in presenza o meno di figli minori) per concordare in un ambiente neutro e fuori dalle aule del tribunali le condizioni della stessa. La mediazione è riconosciuta a livello internazionale come strumento elettivo rispetto alla possibilità di tutelare l’interesse dei minori a vedere garantito un esercizio della genitorialità in capo al nucleo allevante, in quanto strumento che, per sua specificità tecnico-operativa, supporta l’assetto genitoriale nella condivisione di obiettivi comuni rispetto alla gestione educativa, economica e patrimoniale dei figli.

02 Ci sono diverse fasi nella terapia? Quali sono? Come le riconosco?

1a FASE: Raccolta di informazioni e valutazione del problema

2a FASE: Definizione di un obiettivo chiaro, del progetto e di un tempo per raggiungerlo

3a FASE: Intervento “vero e proprio” in cui vengono trovate le risorse interne e le strategie per affrontare le difficoltà, con bilanci periodici su problemi e cambiamenti

4a FASE: Conclusione del percorso

03 Quanto dura un  percorso psicologico? Quanti incontri devo fare?

L’attività clinica si svolge in tempi brevi ma ogni persona è diversa, così come ogni percorso, quindi non c’è una durata stabilita. Per qualcuno può essere sufficiente un solo incontro mentre per qualcun altro può servire un percorso più strutturato. Ogni percorso è su misura e la durata verrà decisa di volta in volta con la persona.

04 Quanto dura ogni incontro e con che frequenza  si fanno i colloqui?

Mediamente gli incontri durano un’ora (tra i 45 e i 60 min.).
Solitamente si inizia con incontri con frequenza settimanale, per poi diradarli a 15gg. Per ogni percorso ci sarà la possibilità di concordare la frequenza in base alle esigenze della persona.