L’interazionismo

L’interazionismo è un insieme, omogeneo e coerente, di conoscenze, di metodi e di pratiche operative,  tra cui la psicoterapia, che postula la rilevanza dell’influenzamento reciproco tra sistemi interagenti, siano essi configurabili come azioni, linguaggi, cognizioni, ruoli/regole, significati, sentimenti, stati mentali, entità extra-corticali e altro. Sistemi preordinati e costrutti intersoggettivi, socialmente e culturalmente situati, che concorrono a creare le realta’ agite, interpretate e vissute dalle persone.

Il modello interazionista ha come riferimento epistemico e prassi operativa un approccio ‘pragmatista’, quindi non positivista, non normativo, libero da istanze psichiatriche, privo di intenti pedagogico-correzionali, che riconosce all’alterita’ lo status di ‘diversita’ e non di malattia o di errore.

La psicoterapia interazionista

Si definisce psicoterapia interazionista l’insieme dei metodi e delle tecniche psicologiche che utilizzano, in modo coerente, al modello (teoria della mente e dell’agire umano), i procedimenti relazionali e comunicativi atti a modificare:

– il sistema di costrutti personali e relazionali, cognitivi e percettivi, emotivi e linguistici, generativi di problemi sintomatici, di difficoltà interpersonali e di sofferenza soggettiva;

– i modi di agire disfunzionali, rispetto a sé stessi, agli altri e al mondo, a partire da contesti culturali, sociali e relazionali. I metodi e le tecniche fanno riferimento a protocolli di intervento che utilizzano tecniche semiotiche e narrative, interattivo-strategiche e olistiche.

Tecniche in cui sono utilizzati procedimenti comunicativi adeguati a modificare l’organizzazione degli schemi relazionali, le rappresentazioni di sé, le narrazioni personali, la gestione dei propri problemi sintomatici e i relativi costrutti di senso e significato.